Primo itinerario

Trapani, Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, Valderice

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Cosa vedere a Trapani

Santuario dell'Annunziata
Santuario dell'Annunziata

Trapani, soprannominata città del mare e della vela, dopo la gloriosa esperienza degli acts 8 & 9 della Louis Vitton Cup del 2005, ha sempre visto nel mare una fonte di vita e di ricchezza sia per il turismo che per l’attività della pesca, in particolare per la pesca del corallo. Sono famosi, infatti, in tutto il mondo i grandi maestri corallai trapanesi, che fin dalla seconda metà del ‘500, hanno reso celebre la città con le loro preziose opere. Una bellissima collezione di opere in corallo è esposta nel Museo Pepoli, che si trova nell’antico convento dei carmelitani adiacente il Santuario dell’Annunziata, dove è conservata la statua in marmo della Madonna di Trapani, patrona della città, insieme a S. Alberto, e della diocesi.

Palazzo Cavarretta
Palazzo Cavarretta

Durante il mese di agosto, fino al 15, si ripete ormai da secoli un pellegrinaggio, chiamato appunto "Quindicina", verso la cappella della Madonna, che culmina il 16 agosto nella festa della Madonna di Trapani, il cui culto è stato approvato nel 2006 dal Vaticano.

Andando verso il centro storico è possibile visitare l’antico quartiere ebraico, che è una delle zone più antiche della città, il Palazzo Cavarretta, un tempo antica sede del Senato trapanese, oggi sede del Consiglio comunale e di alcuni uffici. Altro importante monumento del capoluogo è il Palazzo Riccio di S. Gioacchino, già sede della Provincia di Trapani anch’esso ristrutturato. Al suo interno è presente un ascensore attrezzato sia per i disabili motori che per i non vedenti. È presente, infatti, un dispositivo con avvisatori acustici. Inoltre la tastiera è in braille.

Il cuore del culto storico di Trapani è ricco di chiese, oltre la Chiesa Cattedrale ed il Collegio dei Gesuiti, è presente l’antica Chiesa del Purgatorio, dove sono custoditi i sacri gruppi dei Misteri, che escono in processione il Venerdì Santo, percorrendo le vie del centro storico.

Torre di Ligny
Torre di Ligny

Da ricordare infine il castello della Colombaia e la Torre di Ligny. Trapani e mare rappresentano un binomio inscindibile, e parlando ancora di mare, non possiamo dimenticare le saline e la coltivazione del sale, uno dei prodotti principali del nostro export. Lungo l’itinerario, denominato “La Via del Sale”, vediamo tanti mulini, cinque dei quali recentemente restaurati.

Trapani dispone di un servizio di trasporto urbano, l’ATM Trapani (Azienda Trasporti e Mobilità) che gestisce tale servizio all’interno del territorio dei Comuni di Trapani, Erice e Paceco con 10 linee urbane e 3 extraurbane. Tutti i mezzi dell’ATM sono accessibili ai disabili con rampe ad azionamento manuale o meccanico. L’azienda offre, nel periodo estivo, la possibilità di utilizzare due open bus a due piani accessibili ai passeggeri in carrozzina per consentire di effettuare dei percorsi panoramici in città.

Saline di Trapani
Saline di Trapani

La città è dotata dal 2008 di un Centro Servizi per la Mobilità, che rappresenta il punto nodale dei trasporti all’interno della città oltre che di quelli extraurbani con gli altri comuni della provincia e con Palermo e Agrigento, di quelli con la zona portuale, ed infine con l’Aeroporto di Trapani-Birgi. Il Terminal City è dotato di un moderno centro di accoglienza per gli utenti, all’interno del quale è possibile chiedere informazioni relative a linee e tempi di percorrenza.

A pochi chilometri da Trapani si trova Paceco a ridosso della Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco.

A circa 750 m. d’altezza, sorge l’antico borgo medievale di Erice, denominato Monte S. Giuliano fino al 1934, pieno di vicoli e strade lastricate, tipiche del luo go ma poco funzionali, che rendono faticosa ogni percorrenza, anche con mezzi per disabili (escluso eventuali percorsi perimetrali al paese stesso).

Erice
Castello di Venere

Da visitare il castello di Venere e la Chiesa Madre. La Chiesa di S. Domenico, oggi sconsacrata, è sede del prestigioso Centro internazionale di cultura scientifica “Ettore Maiorana”, ma non dimentichiamo che Erice è famosa anche per la sua pasticceria.

Scendendo da Erice andiamo a Valderice, che si trova immersa nella pineta, che nel periodo estivo è sede di numerosi eventi culturali nello splendido teatro S. Barnaba. Andando verso il litorale di Bonagia, si può ammirare l’antica Torre della Tonnara, sede di un museo. Prima di giungere a S. Vito Lo Capo, c’è la città di Custonaci, divenuto comune autonomo nel 1948 ed è uno dei più importanti centri marmiferi d’Italia.

Chiesa Madre di Custonaci
Chiesa Madre di Custonaci

Da visitare il Santuario della Madonna di Custonaci, dove è custodito il ritratto della Madonna di Custonaci, che dopo 73 anni, nel 2009, è tornato in processione, sbarcando dal litorale di Cornino, secondo una tradizione che si rinnova da secoli nell’ultimo lunedì di agosto.

Nell’entroterra si trova Buseto Palizzolo, il cui nome deriva dall’arabo busit (terra) e dalla famiglia Palizzolo cui venne assegnato nel 1563 da Carlo V.