La processione dei Misteri

Settimana Santa a Trapani

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La processione dei Misteri

Da quasi 400 anni a Trapani si svolge una delle più celebri rappresentazioni della Passione di Cristo, la Processione dei Misteri, che inizia nel pomeriggio del Venerdì Santo per concludersi ventiquattro ore dopo.

La processione, che è composta da 18 gruppi più i due simulacri di Gesù Morto e Maria Addolorata, parte dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e percorre gran parte delle vie cittadine del centro storico. La manifestazione, dove sacro e profano s’incontrano, rappresenta un momento di aggregazione per la città intera, ma soprattutto costituisce un forte richiamo turistico. Una caratteristica principale della Processione dei Misteri era rappresentata dalla presenza dei cosiddetti “incappucciati”, che accompagnavano le vare con un cappuccio addosso e un cero in mano. Dal 2000 non si vedono più perché l’allora vescovo di Trapani, Mons. Francesco Micciché decise di sciogliere la Confraternita di S. Michele Arcangelo, alla quale gli incappucciati appartenevano.


  • Processione dei Misteri
    Primo gruppo:
    La separazione

    Opera di Mario Ciotta - ceto degli orefici

    La Processione dei Misteri di Trapani inizia con questo gruppo che rappresenta il momento in cui Gesù deve separarsi da Maria, sua Madre, e dall ’Apostolo Giovanni. Le statue sono state realizzate dall’autore Mario Ciotta e dai volti si nota tutta la tristezza e la rassegnazione dei personaggi, che sono ben consapevoli del triste destino. Il gruppo appartiene al ceto degli orefici, che a loro fu affidato con atto notarile del 6 aprile 1621. Ad impreziosire il Sacro Gruppo ci sono diversi manufatti in argento.

  • Processione dei Misteri
    Secondo gruppo:
    La lavanda dei piedi

    Opera di Mario Ciotta e ricostruzione di Giuseppe Cafiero - ceto degli pescatori

    Il secondo Gruppo Sacro rappresenta uno degli atti più umili che Gesù possa compiere, cioè lavare i piedi ai suoi discepoli. Egli si fa“Servo dei Servi”. Pietro cerca di sollevare Gesù, che si è inginocchiato davanti a Lui. Il Gruppo che si trova in processione non è quello originale che andò distrutto a causa di una contesa tra i due ceti, che una volta se lo contendevano. Nel 1704 dopo una riappacificazione Mario Ciotta fu incaricato di ricostruirlo e assegnato definitivamente al ceto dei pescatori. Durante la seconda guerra mondiale fu gravemente danneggiato a causa dei bombardamenti e venne restaurato da Giuseppe Cafiero.

  • Processione dei Misteri
    Terzo gruppo:
    Gesù nell'orto del Getsemani

    Opera di Baldassare Pisciotta - ceto degli ortolani

    Il gruppo rappresenta il momento in cui Gesù si trova in preghiera nell’orto degli ulivi e riceve la visita di un Angelo che gli porge il calice amaro della Passione. Dietro Gesù ci sono anche gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, i quali, stanchi per la fatica, dormono serenamente. Il Sacro Gruppo, affidato al ceto degli ortolani, è opera di Baldassarre Pisciotta ed è stato restaurato da Giuseppe Cafiero dopo la seconda guerra mondiale.

  • Processione dei Misteri
    Quarto gruppo:
    L'arresto

    Opera di ignoto e ricostruzione di Vito Lombardo - ceto dei metallurgici

    Questo gruppo raffigura il momento dell’arresto di Gesù da parte delle guardie. Giuda ha compiuto il suo tradimento e la via Crucis è cominciata. La rappresentazione è molto drammatica, perché mentre un uomo fa luce con una lanterna, una guardia incatena Gesù e Pietro sta per tagliare l’orecchio al servo malco. L’opera è stata realizzata da Vito Lombardo e affidata al ceto dei metallurigici.

  • Processione dei Misteri
    Quinto gruppo:
    La caduta al cedron

    Opera di Francesco Nolfo - ceto dei naviganti

    Il Gruppo è affidato al ceto dei naviganti con atto notarile del 6 aprile 1621 e rappresenta la caduta di Gesù sul greto del torrente Cedron, mentre veniva condotto dai soldati al Sinedrio. L’episodio non è descritto nei vangeli ufficiali, ma da un racconto di Santa Brigida. Il Gruppo è impreziosito da ricchi ornamenti in argento, che testimoniano la grande vitalità dei maestri orafi trapanesi.

  • Processione dei Misteri
    Sesto gruppo:
    Gesù dinanzi ad Hanna

    Opera di ignoto e ricostruzione di Domenico Li Muli - ceto dei fruttivendoli

    Opera di autore ignoto rappresenta il momento in cui Gesù viene interrogato da Hanna, mentre una guardia lo schiaffeggia con un guanto ferrato. Il gruppo, affidato al ceto dei fruttivendoli, subì notevoli danni durante la seconda guerra mondiale e venne ricostruita dal celebre artista Domenico Li Muli.

  • Processione dei Misteri
    Settimo gruppo:
    La negazione

    Opera di Baldassare Pisciotta - ceto dei barbieri e parrucchieri

    Gesù è giunto nel cortile del Sinedrio ed è incatenato come se fosse un pericoloso assassino. Una donna riconosce Pietro e lo accusa di far parte dei discepoli di Gesù. Come il Maestro profetizzò, Pietro lo rinnegò tre volte, mentre un gallo cantava. È una scena amara trattata dal Vangelo, perché da un lato si scorge Gesù addolorato per il comportamento di Pietro e dall’altro il ricordo di quest’ultimo per la previsione fatta Da Gesù, che lo condusse ad un pianto amaro. Il gruppo è affidato al ceto dei barbieri e parrucchieri.

  • Processione dei Misteri
    Ottavo gruppo:
    Gesù dinanzi ad Erode

    Opera di Baldassare Pisciotta - ceto dei pescivendoli

    Opera di Baldassare Pisciotta rappresenta Gesù che viene interrogato da Erode, ma Egli di fronte alle sue domande preferisce non rispondere. Le accuse che gli vengono mosse sono di essere il Figlio di Dio e di proclamarsi il Re dei Giudei. L’opera affidata in un primo tempo ai molitori, ai sensali e ai crivellatori di cereali è sotto il patrocinio del ceto dei pescivendoli.

  • Processione dei Misteri
    Nono gruppo:
    La flagellazione

    Opera di autore ignoto - ceto dei muratori e scalpellini

    Questo è uno dei gruppi il cui autore risulta ignoto, però sono giunti a noi i nomi delle persone che nel corso degli anni si sono prodigati nell’opera di restauro. L’ultimo intervento risale al 1998. Questo gruppo è curato dal ceto dei muratori e scalpellini e rappresenta Gesù, che viene barbaramente frustato. La colonna alla quale viene legato durante il periodo quaresimale è stata esposta in una manifestazione che s’inserisce in un circuito turistico che ha l’obiettivo di rendere visibili i preziosi di antica fattura, possibile soltanto durante la processione del Venerdì Santo.

  • Processione dei Misteri
    Decimo gruppo:
    La coronazione di spine

    Opera di Antonio Nolfo e ricostruzione di Giuseppe Cafiero - ceto dei fornai

    Dopo la flagellazione Gesù subisce un ulteriore segno di scherno da parte da parte dei soldati romani che intrecciano una corona di spine e la pongono sul suo capo. Inoltre al posto dello scettro gli pongono una canna e un mantello rosso. Questo gruppo è di autore ignoto e risulta affidato al ceto dei fornai, i quali si aggiunsero ai mugnai, categoria quasi completamente scomparsa.

  • Processione dei Misteri
    Undicesimo gruppo:
    Ecce Homo

    Opera di autore ignoto - ceto degi calzolai e dei calzaturieri

    Il Sacro Gruppo rappresenta la figura del Cristo, che viene portata dinanzi al popolo inferocito con le parole “Ecce Homo”, che significano “Ecco l’Uomo”. Ponzio Pilato per rispettare una tradizione ebraica, durante il tempo di Pasqua, permetteva al popolo di scegliere quale condannato doveva essere graziato. La folla sobillata scelse, come sappiamo, il criminale Barabba. Ponzio Pilato sapeva che il Cristo era innocente, ma lasciò ugualmente che fosse condannato, lavandosene vigliaccamente le mani. Il Gruppo è affidato al ceto dei calzolai. La balconata in mezzo al complesso statuario è stata realizzata nel 1852 ed è espressione della fiorente arte orafa del trapanese.

  • Processione dei Misteri
    Dodicesimo gruppo:
    La sentenza

    Opera di Domenico Nolfo - ceto dei macellai

    Il Gruppo, affidato al ceto dei molitori e dei macellai, rappresenta il momento in cui Ponzio Pilato si lava le mani e consegna Gesù ai carnefici dopo che la folla sobillata gridò a gran voce la sua sentenza. Gesù è tenuto in catene da un soldato, mentre un tribuno reca il cartello con la scritta I.N.R.I.

  • Processione dei Misteri
    Tredicesimo gruppo:
    L'ascesa al calvario

    Opera di autore ignoto - ceto del popolo

    Questo gruppo di autore ignoto ha una rappresentazione molto struggente, perché vede i portatori affaticati dal peso e Gesù affaticato dal peso della croce, mentre ascende al calvario. E’ l’unico gruppo che non è affidato ad una maestranza, ma è affidato al popolo, riprendendo un brano del vangelo “e Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne”.

  • Processione dei Misteri
    Quattordicesimo gruppo:
    La spogliazione

    Opera di Domenico Nolfo - ceto abbigliamento e tessili

    Dopo essere salito sul Monte Calvario, Gesù prima della crocifissione viene spogliato delle sue vesti, che cadono a brandelli. Il Gruppo un tempo era affidato al ceto dei fruttivendoli, ma un successivo atto notarile le affidò alle cure del ceto dei tessili e abbigliamento.

  • Processione dei Misteri
    Quindicesimo gruppo:
    La sollevazione della croce

    Opera di autore ignoto e ricostruzione di Domenico Li Muli - ceto dei falegnami e dei carpentieri

    Il Sacro Gruppo vede la rappresentazione di Gesù che viene inchiodato alla croce e successivamente sollevato da due giudei ed un soldato romano sotto la direzione di un tribuno. Affidato con atto notarile del 1620 al ceto dei falegnami e carpentieri, l’opera è di autore ignoto, ma ricostruito da Domenico Li Muli dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

  • Processione dei Misteri
    Sedicesimo gruppo:
    La ferita al costato

    Opera di Domenico Nolfo e ricostruzione di Giuseppe Cafiero - ceto dei pittori e decoratori

    In questo gruppo c’è la rappresentazione di Maria, Giovanni e Maria Maddalena, che si trovano ai pie di della croce, mentre un soldato trafigge con una lancia il corpo martoriato di Gesù in un gesto di ulteriore e inutile crudeltà per costatarne la morte. Il Gruppo è stato realizzato da Domenico Nolfo con la ricostruzione di Giuseppe Cafiero. Originariamente era affidato al ceto dei funai e canapai, ma con la crisi economica, che colpì questi due settori nel dopoguerra, essi scomparvero con l’affidamento del gruppo al ceto dei pittori e decoratori.

  • Processione dei Misteri
    Diciassettesimo gruppo:
    La deposizione

    Opera di Antonio Nolfo e ricostruzione di A. Fodale e L. Messina - ceto dei sarti e tappezzieri

    Il Mistere vede la rappresentazione della deposizione di Gesù dalla cro ce e avvolto in un lenzuolo bianco. Il Gruppo è affidato al ceto dei sarti e tappezzieri e nel corso degli anni ha subìto diversi lavori di restauro, l’ultimo dei quali terminato nel 2004 ha riportato le statue al colore originario.

  • Processione dei Misteri
    Diciottesimo gruppo:
    Il trasporto al sepolcro

    Opera di Giacomo Tartaglia e ricostruzione di Giuseppe Cafiero - ceto dei salinai

    Il Gruppo vede la rappresentazione del trasporto del corpo di Gesù, ormai senza vita, al sepolcro. Questo è il gruppo più numeroso, perché accompagnano Gesù nel suo ultimo viaggio la Madonna, Maria Maddalena, S. Giovanni, Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo. Il Mistere è affidato al ceto dei salinai, che nel 1790 presero il posto dei corallai.

  • Processione dei Misteri
    Diciannovesimo gruppo:
    Gesù nel sepolcro

    Opera di autore ignoto - ceto dei pastai

    Affidato al ceto dei pastai il Gruppo Sacro, anche se poi in effetti non è un proprio un gruppo, ma un simulacro, vede un’urna, che contiene Gesù ormai senza vita. Anticamente il simulacro era affidato alla gestione della Confraternita di S. Michele, ma non potendo più sostenere gli alti costi di organizzazione, esso fu affidato ai pastai.

  • Processione dei Misteri
    Ventesimo gruppo:
    L'addolorata

    Opera di Giuseppe Milanti - ceto dei camerieri, dolcieri e baristi

    Il simulacro della Madonna addolorata chiude la Processione dei Misteri e rappresenta il dolore straziante di tutte le mamme per la perdita di un figlio. A differenza degli altri gruppi l’Addolorata attraversa le vie della città sotto un baldacchino finemente ornato ed è affidata alle cure dei camerieri, autisti e pasticceri, che hanno preso il posto dei cocchieri e staffieri.